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Vacanze in Basilicata: idee di viaggio e consigli utili

BASILICATA: INFORMAZIONI, LUOGHI DA VISITARE, SERVIZI TURISTICI, DOVE DORMIRE, MANGIARE, BERE, DIVERTIRSI, FARE ACQUISTI

Statua del Cristo Redentore - Maratea
Basilicata logo
Basilicata - enogastronomia

Un tempo conosciuta come Lucania, comprende molte bellezze naturali e, passando tra i monti dell’Appennino, sfocia a mare nei due tratti di costa. Ai grandi punti di richiamo quali i Sassi di Matera e molti scavi di società preromane e della Magna Grecia, si è ultimamente intensificato il turismo balneare grazie ad una riscoperta delle sue bellissime coste. Le località e i luoghi dove poter ammirare i resti del suo passato sono la città dei Sassi di Matera e Potenza, il capoluogo di regione. Da visitare inoltre, Melfi, celebre per il suo castello, il quale è stato la residenza preferita di Federico II, Metaponto sul mar Ionio, città erede dell'antica colonia greca della quale conserva importanti reperti e, sul litorale tirrenico, la famosa Maratea.


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AREE TURISTICHE BASILICATA

Sassi di Matera - Basilicata
Costa jonica lucana
Potenza - Piazza Prefettura
Pollino lucano
Appennino lucano
Costa tirrenica lucana

LE SPIAGGE IN BASILICATA

La Basilicata è bagnata a ovest dal Mar Tirreno mentre a est dal Mar Ionio. Il mare in Basilicata può essere molto diverso di località in località ed è considerato uno dei più limpidi e puliti d’Italia. La regione poi si distingue per le sue importanti strutture ricettive per passare una vacanza all’insegna della natura, del relax e del divertimento.


Basilicata Tirrenica
La costa tirrenica si estende per circa 30 km, e le sue località di mare sono particolarmente apprezzate dagli amanti degli sport subacquei. Infatti, oltre alle spiagge di Maratea, la costa è piena di piccole calette con fondali rocciosi, circondate da boschi e dalla natura. Ricordatevi di portare con voi maschera e pinne, poiché la particolarità di queste spiagge sono i fondali, considerati tra i più belli e puliti d’Italia.

Basilicata Ionica
Le zone di mare della Basilicata Ionica comprendono Metaponto, Nova Siri, Policoro, e Pisticci. Perfetta per famiglie con bambini, o per gli amanti delle grandi spiagge di sabbia. Infatti, le località di mare di questa zona della Basilicata sono caratterizzate principalmente da spiagge attrezzate, lidi e ristoranti tipici sul lungomare. Per gli amanti della storia Greca, durante la vostra vacanza in Basilicata, consigliamo di programmare almeno una giornata per la visita al Parco Archeologico di Metaponto, un vero museo a cielo aperto.

LE MONTAGNE IN BASILICATA

La Basilicata ha svariati paesaggi montani avvolti da magnifiche foreste che nel periodo invernale si colorano di bianco grazie alle abbondanti nevicate. E’ per la maggior parte del suo territorio montuoso rivestita da splendidi boschi e foreste, tanto da trovare zone ancora del tutto vergini dal punto di vista naturali. Il clima offre condizioni favorevoli allo sviluppo del turismo invernale tanto da indurre alcuni operatori turistici a valorizzare le zone turistiche invernali, grazie alle abbondanti nevicate.

LA CUCINA LUCANA

Il popolo lucano ha un forte legame con la propria terra. Legame che si manifesta anche nella cucina. I piatti più rappresentativi della Basilicata, infatti, nascono da ricette povere, figlie soprattutto della cultura contadina. La terra ha sempre rappresentato una risorsa per le popolazioni contadine. E la terra lucana è legata, in particolare, al grano. Un elemento fondamentale per la sussistenza del popolo lucano, che ne ha sempre fatto tesoro. Qui è protagonista il cosiddetto grano duro. Lo è ancora oggi, anche con varietà rinomate, quali la Senatore Cappelli.  Zuppe di cereali o ortaggi di stagione, paste fresche di semola, spesso accompagnate da legumi, sono immancabili. Il legame con la campagna ritmava le giornate, dettando abitudini e ritmi di vita quotidiana, influenzando, anche i piatti tipici. Come la ciambotta, specialità dell’Italia meridionale, che nella versione lucana è costituita da verdure stufate, generalmente peperoni, pomodori e patate, su una base di soffritto d’aglio e cipolle, cui spesso si aggiungono salsicce di maiale e uova. Tipica anche la zuppa di fave e cicorie, con l’amaro della cicoria a creare un invitante contrasto con la dolcezza della fava. Un piatto spesso completato dalla spinta piccante del peperoncino e da una fetta di pane casereccio. I legumi sono grandi protagonisti della cucina lucana, persino nel dolce. I famosi cauzunziedd’ sono fagottini di pasta fritta con un ripieno a base di purea di ceci o di castagne. Presentati in forma di mezzelune e completati con una spolverata di zucchero a velo o con del miele, sono un dolce tipico della tradizione natalizia. Ogni forno di paese è pervaso dal profumo di pizze e focacce. Una delle focacce più tipiche è quella condita con pomodori pelati, cipolla e origano, mentre il pane più diffuso è la ciambella. Specialità regionale per eccellenza è, inoltre, il Pane di Matera, generalmente realizzato in forma di spighette o in pezzi filoni più voluminosi, caratterizzato da una crosta spessa almeno 3 mm. E poi i taralli. Quelli più tipici sono i classici all’olio e quelli aromatizzati al finocchio. Infine, la pasta: orecchiette, cavatelli e strascinati sono i formati più rappresentativi della tradizione popolare.

La cultura contadina lucana è storicamente legata all’allevamento suino. Dal principio per cui del maiale non si butta via nulla, deriva una tradizione di salumi e insaccati cosiddetti poveri, oggi tuttavia considerati a pieno titolo delle specialità da tutelare. È il caso del salame pezzente. Mentre le carni più nobili sono destinate alla produzione di soppressata, pancetta e guanciale, quelle rimanenti sono raccolte e tritate con altre parti del maiale, come stomaco, nervetti e parti di muscolo più difficili da trattare. Salate e aromatizzate poi con peperone secco sminuzzato, dolce o piccante, finocchietto selvatico sono infine insaccate e conservate in vasi di vetro all’interno di olio o della cosiddetta sugna, grasso ottenuto dalla lavorazione del lardo. Salume dalla forte intensità aromatica, il Pezzente della Montagna Materana è entrato a far parte dei prodotti tutelati dal marchio Slow Food.

LA CANTINA LUCANA

La tradizione vitivinicola lucana ha origini molto antiche, che risalgono ai tempi dell’Antica Grecia. Uno tra i principali amanti del Vino lucano fu proprio Orazio, originario di Venosa, che decantò nei suoi scritti i vini della zona. L’unico vitigno autoctono della regione è la Malvasia di Basilicata. Il vitigno principe della Regione però è l’Aglianico del Vulture. Prodotto a marchio DOC e legato all’area del Monte Vulture, è un vino fermo, dal colore rosso rubino carico e, specie nelle versioni più invecchiate, corposo e dal gusto intenso, l'unico detentore del marchio DOC. Abbastanza diffusi anche i vitigni internazionali, in particolare cabernet sauvignon e merlot.

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