Vacanze in Basilicata: idee di viaggio e consigli utili
BASILICATA: INFORMAZIONI, LUOGHI DA VISITARE, SERVIZI TURISTICI, DOVE DORMIRE, MANGIARE, BERE, DIVERTIRSI, FARE ACQUISTI



Un tempo conosciuta come Lucania, comprende molte bellezze naturali e, passando tra i monti dell’Appennino, sfocia a mare nei due tratti di costa. Ai grandi punti di richiamo quali i Sassi di Matera e molti scavi di società preromane e della Magna Grecia, si è ultimamente intensificato il turismo balneare grazie ad una riscoperta delle sue bellissime coste. Le località e i luoghi dove poter ammirare i resti del suo passato sono la città dei Sassi di Matera e Potenza, il capoluogo di regione. Da visitare inoltre, Melfi, celebre per il suo castello, il quale è stato la residenza preferita di Federico II, Metaponto sul mar Ionio, città erede dell'antica colonia greca della quale conserva importanti reperti e, sul litorale tirrenico, la famosa Maratea.
LE SPIAGGE IN BASILICATA
La Basilicata è bagnata a ovest dal Mar Tirreno mentre a est dal Mar Ionio. Il mare in Basilicata può essere molto diverso di località in località ed è considerato uno dei più limpidi e puliti d’Italia. La regione poi si distingue per le sue importanti strutture ricettive per passare una vacanza all’insegna della natura, del relax e del divertimento.
LE MONTAGNE IN BASILICATA
La Basilicata ha svariati paesaggi montani avvolti da magnifiche foreste che nel periodo invernale si colorano di bianco grazie alle abbondanti nevicate. E’ per la maggior parte del suo territorio montuoso rivestita da splendidi boschi e foreste, tanto da trovare zone ancora del tutto vergini dal punto di vista naturali. Il clima offre condizioni favorevoli allo sviluppo del turismo invernale tanto da indurre alcuni operatori turistici a valorizzare le zone turistiche invernali, grazie alle abbondanti nevicate.
LA CUCINA LUCANA
Il popolo lucano ha un forte legame con la propria terra. Legame che si manifesta anche nella cucina. I piatti più rappresentativi della Basilicata, infatti, nascono da ricette povere, figlie soprattutto della cultura contadina. La terra ha sempre rappresentato una risorsa per le popolazioni contadine. E la terra lucana è legata, in particolare, al grano. Un elemento fondamentale per la sussistenza del popolo lucano, che ne ha sempre fatto tesoro. Qui è protagonista il cosiddetto grano duro. Lo è ancora oggi, anche con varietà rinomate, quali la Senatore Cappelli. Zuppe di cereali o ortaggi di stagione, paste fresche di semola, spesso accompagnate da legumi, sono immancabili. Il legame con la campagna ritmava le giornate, dettando abitudini e ritmi di vita quotidiana, influenzando, anche i piatti tipici. Come la ciambotta, specialità dell’Italia meridionale, che nella versione lucana è costituita da verdure stufate, generalmente peperoni, pomodori e patate, su una base di soffritto d’aglio e cipolle, cui spesso si aggiungono salsicce di maiale e uova. Tipica anche la zuppa di fave e cicorie, con l’amaro della cicoria a creare un invitante contrasto con la dolcezza della fava. Un piatto spesso completato dalla spinta piccante del peperoncino e da una fetta di pane casereccio. I legumi sono grandi protagonisti della cucina lucana, persino nel dolce. I famosi cauzunziedd’ sono fagottini di pasta fritta con un ripieno a base di purea di ceci o di castagne. Presentati in forma di mezzelune e completati con una spolverata di zucchero a velo o con del miele, sono un dolce tipico della tradizione natalizia. Ogni forno di paese è pervaso dal profumo di pizze e focacce. Una delle focacce più tipiche è quella condita con pomodori pelati, cipolla e origano, mentre il pane più diffuso è la ciambella. Specialità regionale per eccellenza è, inoltre, il Pane di Matera, generalmente realizzato in forma di spighette o in pezzi filoni più voluminosi, caratterizzato da una crosta spessa almeno 3 mm. E poi i taralli. Quelli più tipici sono i classici all’olio e quelli aromatizzati al finocchio. Infine, la pasta: orecchiette, cavatelli e strascinati sono i formati più rappresentativi della tradizione popolare.
LA CANTINA LUCANA
La tradizione vitivinicola lucana ha origini molto antiche, che risalgono ai tempi dell’Antica Grecia. Uno tra i principali amanti del Vino lucano fu proprio Orazio, originario di Venosa, che decantò nei suoi scritti i vini della zona. L’unico vitigno autoctono della regione è la Malvasia di Basilicata. Il vitigno principe della Regione però è l’Aglianico del Vulture. Prodotto a marchio DOC e legato all’area del Monte Vulture, è un vino fermo, dal colore rosso rubino carico e, specie nelle versioni più invecchiate, corposo e dal gusto intenso, l'unico detentore del marchio DOC. Abbastanza diffusi anche i vitigni internazionali, in particolare cabernet sauvignon e merlot.
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